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La Sexistencia © El Tomi |
Dormire nel rombo di Lacan🔷
Stimmungbreve con Jorge Luis Borges
⭌Funes, o della memoria[© 1942]
⭌Funes, o della memoria[© 1942]
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dormire nel rombo di Lacan |
Il naso, che il poeta forse una volta ha intravisto a distanza, di quella cosiddetta Gnesa, da “našca” fa presto a formalizzarsi come ⇢[“nasa”], detto fatto: ⇢20: essendo gravida, le si fa la [nasa]! A Napoli.
A Palermo: ⇢la [“fiura ‘i cincu”], ⇢figura del cinque, ⇢23: e quindi “2+3=5 stando il culo 23” ne fece addirittura l’etimologia il Calvaruso; ⇢23, a numeri siffatti, come nome darebbe [“Nome”]: la [figura del cinque]↹ovvero il [Nome]!
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funes vs il punctum fisico del Nome |
Di là da quel balcone, c’è la ⭌ferrovia, che per Funes, era ⇢settemilaquattordici [=7014], e per il poeta ⇢ottocentoquarantotto [=848], oppure: ⇢ottomilaquattrocentoquarantotto [=8448], ogni tanto sulla ferrovia, in disuso, passano treni merci con il carico cosiddetto della cicogna [⇢676]. Pertanto, pensò il poeta: arriverò a questo numero [⇢676? 848? 8448?7014?] intanto che colma il tempo della gestazione?
Adesso: essendo il poeta solitario e lucido spettatore d’un mondo multiforme, istantaneo e quasi intollerabilmente preciso, come, egli scrisse: la tangibilità somatica di quella [Gnesa],di cui, lui, sdraiato, si figurava la pelle e la carne del tergo, il rilievo preciso, minuzioso e vivo della sua percezione, e della percezione di Gnesa, in un godimento così lungo da farci quel sistema numerale in cui , per esempio, arrivati a ⭌89, che può essere [“fiepa”], in triestino il seme della zucca, evidentemente, non solo per analogia di forma, la vulva, senza fatica si ripiglia, in questa contrada della torre isolata e saracena, sulla strada dei cani e degli scalzacani, a enzuvarlo nella fiepa di Gnesa così pregna per tutto il tempo che ci vuole a cicli di 89 enzuvate x 89 volte[=7921]? La [pignata], come recipiente, che è al ⇢921(il 7 perduto è quello del "Gaz"), e la [Patafia] al ⇢918 cosa comporterebbe? Che il poeta mandi a memoria l’opera oscena⇢Pataffio attribuita a Brunetto Latini?
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Funes, o della memoria |
Ireneo[⇠42] li tira fuori dalle profezie e delle piramidi, il poeta rende implacabile non solo la memoria ma anche la moltiplicazione del gaudio in un vocabolario infinito connesso alla serie naturale dei numeri, e là dentro il gaudio delle ⇢tre e quattordici in primavera anche se ha lo stesso nome del gaudio delle ⇢8 e cinquanta nell’inverno successivo, ha un’altra dimensione e un’altra forma, pur venendo sullo stesso tergo con la stessa identica pelle di ☇quel culo di Gnesa[⇢20]⇢quel 21 gennaio sul balcone.
Ireneo Funes enumerando, tra i casi di memoria prodigiosa registrati dalla Naturalis historia: Ciro [⇢64], re dei persiani, che chiamava per nome tutti i soldati del suo esercito,
altro che il cavaliere, cosiffatto,
Pietro La Regina [⇢5462] col suo ufficio anagrafe delle Trebisacce;
Mitridate Eupatore [⇢914], che amministrava la giustizia nelle ventidue lingue del suo impero,
Mitridate Eupatore [⇢914], che amministrava la giustizia nelle ventidue lingue del suo impero,
un po’ come questo signor
Conte [⇢721]preposto ad amministrare lo spostamento, a macchina piuttosto che a piedi, del cittadino italiano per andare a comprarsi il pane, che fa decreti con l’autodichiarazione, secondo la 445 del 2000, anno santo anche per la nuova, insostituibile, ineguagliabile, inutile cosiddetta legge del cambiamento del nome e del cognome, nei 139 articoli della Costituzione di questa cosiddetta Repubblica;
Simonide [⇢321], inventore della mnemotecnica, cui fa un po’ in parte il verso lo stesso poeta con la sua mnemotecnica per il piacere singolare con ‘Gnesa;
Metrodoro [⇢31414], che, come ancora lo stesso poeta, era capace di ripetere fedelmente ciò che aveva ascoltato una sola volta.
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funes, vs il punctum fisico di Gnesa |
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pelo del culo di Gnesa:95-75-20 |
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pelo del tergo di Gnesa:95-147-20 |
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(-phi) e canale del tergo di Gnesa |